Adriatico Mediterraneo Festival dall’alba a tarda notte
Adriatico Mediterraneo Festival 2018
29 agosto – 1 settembre 2018
Concerti dall’alba a tarda notte
Ancona – La musica segue il sole attraverso i luoghi più suggestivi di Ancona: dall’alba al tramonto a tarda sera tre cicli di concerti per raccontare i ritmi e i suoni che si muovono nel Mediterraneo
Una serie di concerti che accompagna il pubblico dall’alba a tarda notte. È una delle novità di Adriatico Mediterraneo Festival 2018, che si terrà ad Ancona dal 29 agosto al 1 settembre.
La musica nei giorni di festival seguirà il percorso del sole e della luna, dall’alba al tramonto alla notte: oltre ai concerti serali alla Corte della Mole, tre cicli di appuntamenti gratuiti ogni giorno, all’insegna di musiche diverse e location straordinarie. A fare da scenario alcuni dei luoghi più belli e suggestivi di Ancona, la città dei due soli, dove l’astro sorge e tramonta sul mare. SI parte alle sei del mattino con tre concerti solisti per chitarra alla scalinata del Passetto: gli scalini faranno da platea per il palco naturale con il mare e l’alba a fare da scenografia unica.
All’ora del tramonto si terranno tre concerti al vecchio faro all’interno del parco del Cardeto, grazie alla collaborazione con FarGo, l’esperimento che in questa estate 2018 sta facendo rivivere uno dei luoghi più suggestivi di Ancona, finora rimasto inanimato: le piante e gli scorci del più grande parco europeo a picco sul mare faranno da teatro per musiche tra jazz, classica e sperimentazioni. Infine a tarda sera, a partire dalle 23.30, sarà il porto antico, al palco della banchina n°1, ad accogliere “Frontiere” lo spazio per dj set, elettronica e ritmi creativi sui quali vigilerà a fontana dei due soli di Enzo Cucchi. Tre momenti del giorno, tre luoghi di Ancona legati al mare, tre modi diversi di fare musica per creare un percorso che racconta le tante lingue artistiche che attraversano il Mediterraneo.
I concerti all’alba alla scalinata del Passetto
I concerti all’alba si terranno alle 6.00 alla scalinata del Passetto. Ad aprire il ciclo sarà giovedì 30 agosto Luciano Pompilio con “Corde mediterranee: chitarrista classico e musicologo, Pompilio ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua maestria con le sei corde, tra i quali spicca il concorso di Montelimar (Francia), la rassegna più importante al mondo per duo di chitarra. Ha tenuto concerti in tutta Europa, Asia e America e per inaugurare i concerti all’alba ad Adriatico Mediterraneo Festival eseguirà un programma che spazia da Rossini alla Spagna.
Venerdì 31 agosto tocca a Giuseppe De Trizio, che presenta “Flumine”, il suo primo lavoro da solista: dopo oltre vent’anni di carriera condivisa con Radicanto, Raiz e Teresa De Sio, il musicista barese propone al Passetto un itinerario sonoro, acustico e strumentale attraverso composizioni originali per chitarra classica e mandolino che tracciano un percorso affascinante che lega in un’atmosfera intima l’autore allo spettatore.
Sabato 1 settembre l’ultimo dei concerti all’alba vedrà protagonista l’ungherese Sandor Szabò per un concerto “Tra Oriente e Occidente”: maestro di improvvisazione e composizione, Szabò nelle sue creazioni unisce l’estremo Oriente all’Europa Orientale, la padronanza di ogni tipo di chitarra a una profonda spiritualità e sensibilità.
Concerti al tramonto al vecchio faro del Cardeto
I concerti al tramonto si terranno alle 19.30 da FarGo, al vecchio faro del Cardeto, rinato come luogo di cultura e associazione proprio negli ultimi mesi. Si parte giovedì 30 agosto con il quartetto Se.Go.Vi.O. il nome è già un programma: unisce infatti le inziali dei componenti (Salvatore Seminara, Stefano Gori, Paolo Vignani e Gabriele Oglina) per ricordare, con un pizzico di ironia, la figura del grande chitarrista spagnolo Andrés Segovia. I quattro, che vantano una notevole esperienza concertistica internazionale, hanno scelto per Adriatico Mediterraneo Festival 2018 un repertorio che pone l’accento sulle possibilità espressive di ogni strumento: l’impatto tra le corde pizzicate, lo strumento a mantice e i fiati costituisce il terreno ideale per dare vita alle graffianti sonorità della danza.
Venerdì 31 agosto sarà il turno di Gabriele Giuliano Ensemble: una formazione che porta alla scoperta della quintessenza della musica tradizionale del Sud Italia. Si tratta di un progetto artistico sperimentale che profuma di “popolare” e che, grazie agli ipnotici tempi di danza, trascende gli schemi sonori e vocali classici. Attraverso l’uso di un linguaggio musicale contemporaneo, fantasia e realtà si intrecciano naturalmente: uno spettacolo unico tra passato e presente, tra sperimentazione e tradizione verissima del profondo Sud Italia.
Infine sabato 1 settembre a concludere i concerti al tramonto sarà il “laboratorio musicale” di Hyper+ nel quale Nicola Fazzini, Alessandro Fedrigo e Luca Colussi hanno sviluppato un originale vocabolario che applicano tanto a composizioni originali quanto a brani della tradizione jazzistica. Ricerca di nuove forme improvvisative e ispirazione da diversi contesti culturali sono alcuni dei capisaldi alla base di questo progetto, che guarda al jazz ma anche alla musica araba.
Frontiere: elettronica e sperimentazione a tarda sera al porto antico
A chiudere le serate musicali sarà “Frontiere”, la rassegna di dj set e concerti alla banchina n°1 del porto antico a partire dalle 23.30.
A inaugurare lo spazio sarà già mercoledì 29 agosto la Fanfara Station: la formazione, con base a Napoli e radici sparse per il Mediterraneo, celebra l’epopea dei popoli migranti, delle culture musicali della diaspora africana e dei flussi che da sempre uniscono il Medio Oriente al Maghreb, all’Europa e alle Americhe. È un dance party creato dal vivo da soli tre musicisti e due loop station, con sul palco una miriade di strumenti: le percussioni che si intrecciano con la tromba, il trombone, il clarinetto e tre fiati tunisini.
Giovedì 30 agosto Frontiere approda a piedi pari nel Maghreb, con il gruppo di Mr Jod: cinque singoli che, quando salgono sul palco, diventano un vero e proprio commando in cui tutti hanno ruolo e tutti sono al servizio di uno spettacolo di suoni forti e travolgenti che dal Marocco si diffondono in tutto il Mediterraneo.
Venerdì 31 agosto Frontiere si prende un giorno di pausa, ma la musica di Adriatico Mediterraneo non si ferma, anzi raddoppia. Al Lazzabaretto c’è il dj set “Mindfields” di Apeless, in collaborazione con Arci, mentre al porto antico si svolge Adriati Vibes, in collaborazione con Caffè del Teatro: performance musicali live deep house e tribal accompagnati da prodotti tradizionali anconetani e salentini.
Sabato 1 settembre, per la chiusura del Festival 2018 torna “Frontiere” con SanGennaroBar: un dj set che arriva da Napoli, ma con un suono che proviene da un lungo percorso attraverso Africa, Salento, America del Sud, India, Balcani, Spagna, Mediterraneo, Cuba, Sicilia. Il dj set Sangennarobar porta infatti sulla pista la musica di molte tribù, mentre fanno il loro giro di danza indiani col sitar, percussionisti africani, argentini con il kahon, ballerine di tango, tarantella, danzatrici del ventre, cantanti bulgare e violinisti nomadi. Non poteva esserci un mix migliore per chiudere ballando e scatenandosi le “Frontiere” di Adriatico Mediterraneo Festival 2018
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