Con “I sogni son desideri” si conclude la prima stagione di Popsophia a Civitanova
Il bilancio del sindaco Ciarapica
Un applauso interminabile e un Lido Cluana gremito di persone ha salutato l’ultimo appuntamento di Popsophia che ha concluso la sua stagione a Civitanova Marche.
Civitanova Marche, 2018-08-11 – Il Philoshow “I sogni son desideri nella notte di San Lorenzo” ha incantato il pubblico accorso, possiamo ben dire, da tutta Italia; nella magica notte di San Lorenzo l’uomo abbandona la realtà e affida i suoi desideri più profondi al cielo stellato con la speranza che, per quell’unica notte, anche i desideri possano divenire raggiungibili.
Accanto all’ideatrice e conduttrice della serata Lucrezia Ercoli, un ospite d’eccezione Adriano Fabris, professore di filosofia morale presso l’Università di Pisa. Insieme hanno indagato il desiderio nostalgico, sentimento ambiguo pervaso da dolore e piacere che rappresenta una condizione ineliminabile dello spirito umano: “La nostalgia non è solo l’inquietudine che si prova nei confronti del presente e che ci spinge a voler rivivere il passato – conclude Fabris – La nostalgia è quel dolore che proviene dalla consapevolezza che, anche tornando indietro, non troveremmo mai le stesse cose che abbiamo lasciato”.
Dalle atmosfere felliniane del film Amarcord alle struggenti note di Adele, il desiderio nostalgico rimane intriso di quella sofferenza che si prova di fronte alla malinconica consapevolezza che nulla rimane immutato ma tutto cambia, compresi noi stessi, e che ciò rappresenta la vera bellezza della condizione umana.
Al termine della serata, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, e l’Assessore alla Cultura, Maika Gabellieri hanno tratto il primo importante bilancio della manifestazione: “Sette giornate, tre a Lido Cluana e quattro a Civitanova Alta, due veri e propri festival in cui la filosofia ci ha aiutato a capire e sentire il nostro tempo” ha esordito l’assessore alla cultura.
Di grande rilievo le parole del Sindaco: “Io sconsiglio vivamente a tutti di fare paragoni con altri festival, soprattutto con quelli del passato, compresi quelli di Popsophia dei primi anni. Siamo di fronte ad un appuntamento unico nel panorama regionale e nazionale. Abbiamo realizzato un festival dove la filosofia fa spettacolo e tutte le culture, tutte le idee si incontrano e si rispettano. Di questo risultato politico dobbiamo andare particolarmente fieri; aver creato uno spazio di libertà, di tolleranza e di riconoscimento reciproco. Ci auguriamo che Popsophia sia un appuntamento che duri tutto l’anno e che sappia connettere tutte le opportunità culturali che Civitanova Marche è in grado di offrire”.
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