Conferita a Vito Minoia la presidenza dell’Associazione Internazionale del Teatro Universitario
Dalle carceri alla ricerca sociale nelle Performing Arts, il XII Congresso mondiale di Mosca esprime un Teatro Universitario più impegnato socialmente e civilmente
Primi orientamenti per i prossimi 4 anni con il XIII Congresso a Manila nel 2020
Mosca, 30 agosto 2018. Straordinaria partecipazione internazionale (presenti i delegati di 35 nazioni da 5 continenti) a Mosca per il XII Congresso mondiale del Teatro Universitario, promosso dalla International University Theatre Association (AITU-IUTA, www.iuta-aitu.org) e organizzato dal 20 al 24 agosto 2018 nella capitale russa dall’istituzione statale “Moscow Open Student Theatre”, dall’Università nazionale di Scienza e Tecnologia “MISIS” e dalla Fondazione Russa per lo sviluppo del Teatro Studentesco (http://aitucongress.ru/en/).
Gli spettacoli teatrali, i workshops, le conferenze tematiche, la sezione scientifica del congresso mondiale animata da circa sessanta relatori nelle quattro lingue utilizzate per i lavori (inglese, francese, spagnolo, russo), hanno dato la possibilità ai partecipanti di riflettere sugli approcci innovativi che caratterizzano il teatro universitario nel XXI secolo e ne ridefiniscono il ruolo, la natura e l’azione nella contemporaneità.
Con un intervento su “Educazione e Formazione nel Teatro d’Interazione Sociale” Vito Minoia, docente di Teatro Educativo e direttore artistico del Teatro Aenigma all’Università Carlo Bo di Urbino, ha illustrato (a partire dagli interventi nei territori della Disabilità e del Disagio psichico) le ricerche teoriche avviate nel 1996 insieme al Prof. Emilio Pozzi e con il contributo del Prof. Claudio Meldolesi, grazie al lavoro della Rivista Europea “Catarsi, Teatri delle diversità”. Ha documentato inoltre le sperimentazioni in campo educativo attuate nella Casa Circondariale di Pesaro con il coinvolgimento di detenute, detenuti, preadolescenti delle Scuole cittadine, illustrando le importanti relazioni promosse con la Regione Marche, il Ministero di Giustizia e il Ministero dei Beni e Attività Culturali e le iniziative attuate in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, fino alla fondazione del Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere che vede oggi la partecipazione di altre 4 istituzioni universitarie italiane tra i 51 organismi aderenti al network (https://www.teatroaenigma.it/single-post/2018/08/17/Vito-Minoia-interviene-a-Mosca-su-Educazione-e-Formazione-nel-Teatro-di-Interazione-Sociale) .
Tanti e significativi gli interventi che hanno contraddistinto il nuovo impegno sociale e civile del Teatro Universitario internazionale: un’ampia documentazione troverà spazio tra le pagine del numero in uscita della Rivista Europea “Catarsi, teatri delle diversità”, così come i contributi più significativi dell’incontro internazionale saranno raccolti in un nuovo volume della Collana “Theatre and University” a cura dello IUTA in cooperazione con le “Edizioni Nuove Catarsi” (www.edizioninuovecatarsi.org) .
Il XIII Congresso mondiale del Teatro Universitario si terrà a Manila, nelle Filippine. Decisione assunta dal nuovo direttivo dello IUTA, composto da delegati di Università da Argentina, Colombia, Messico, Stati Uniti, Belgio, Germania, Lituania, Russia, Bielorussia, Filippine, con la coordinazione di Vito Minoia dell’Università di Urbino “Carlo Bo” nel corso del prossimo quadriennio (2018-2022).
Minoia succede a Robert Germay dell’Università di Liegi e a Jean-Marc Larrue (Università di Montreal/Canada) alla presidenza di un’associazione che conta oggi sull’adesione di istituzioni universitarie da oltre 50 nazioni di cinque continenti.
Tra gli intenti e le prospettive espresse dal nuovo Presidente appare con evidenza il desiderio di “sostenere la partecipazione di Centri teatrali universitari da Paesi e Regioni più povere, nel rispetto delle diversità culturali e delle credenze religiose, confermando quindi solidarietà e aiuto ai colleghi che sono vittime di repressione o di abusi civili personali e collettivi. Un lavoro particolarmente importante quando la repressione mette a repentaglio la libertà di ricerca, insegnamento e autogoverno che caratterizza storicamente le università e che è così essenziale per la loro vita. Considerando inoltre l’approccio alle categorie della “diversità” come potenziale risorsa (un aspetto che caratterizza il lavoro del Teatro Universitario Aenigma), non mancherà il potenziamento di iniziative di studio internazionale sull’identificazione dei metodi che aprono le strade dell’inclusione, attraverso l’acquisizione della cultura della convivenza, con pari dignità (vedi anche il recente convegno “University Scenes for Theatre in Prison” organizzato a Urbania/Urbino/Pesaro il 4 e 5 novembre 2017, www.teatridellediversita.it)”.
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