dalla Regione Marche
2018-08-06
Stipulato il nuovo protocollo di intesa che regola i rapporti tra il Servizio sanitario regionale e l’Università Politecnica delle Marche
Massima integrazione tra attività di assistenza, didattica e ricerca finalizzata alla tutela della salute della collettività, alla migliore formazione, allo sviluppo della ricerca biomedica e sanitaria. E’ l’obiettivo del nuovo protocollo di intesa tra Regione e Università siglato questa mattina dal presidente della Regione Luca Ceriscioli e il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi. Oltre sei milioni il contributo per il triennio 2018-2020 assegnato all’Università dalla Regione Marche adeguandolo alle maggiori attività sviluppate nel tempo in favore del Servizio sanitario regionale per il triennio 2018-2020.
“E’ un accordo importante – ha detto il presidente – da rinnovare perché l’ultimo risaliva al 2004 e in 14 anni tante cose sono cambiate. E’ un accordo significativo economicamente che comporta risorse per 2 milioni 780 mila euro con un incremento di circa 300 mila euro. Adeguiamo le risorse a quelle che sono le esigenze di oggi per poter lavorare al meglio con l’università dentro le nostre strutture. È stato un atto sul quale c’è stato un grande lavoro, ringrazio tutti quelli che ci hanno lavorato il servizio salute in particolare, perché riesce, attraverso questo percorso, a rinnovare il rapporto tra la sanità marchigiana e la sua Università”. Abbiamo la fortuna di avere un’unica Università con la facoltà di Medicina – ha aggiunto Ceriscioli – è una dimensione ottimale senza frammentazioni che ha contribuito a rendere eccellente la nostra sanità.
“Un protocollo atteso – ha aggiunto il Rettore Longhi – che trova la sua completa definizione per regolamentare tutte le componenti che contribuiscono al servizio sanitario regionale.
Incremento di fondi ma non solo anche riconoscimento di funzioni assistenziali per i tanti nostri colleghi che sono integrati nel servizio sanitario regionale. Negli ultimo 10 anni l’azione della Facoltà di Medicina e Chirurgia è più che triplicata e quindi il protocollo risponde al cambiamento. I numeri che riguardano gli ultimi 10 anni: da 532 unità di personale si è passati a 1306.
Da 5 a 15 lauree professionalizzanti. Quest’anno è attivo ad esempio il nuovo corso in Assistenza Sanitaria, figura professionale fondamentale per la cultura della prevenzione”.
Soddisfazione espressa anche dal consigliere Fabrizio Volpini secondo cui si tratta di un atto atteso che rinnova il rapporto virtuoso con l’Università “per la formazione degli specializzandi che trovano linfa per arricchire le loro conoscenze”.
Si rinnova così il rapporto di stretta collaborazione tra le due istituzioni in continuità con le scelte regolate dal protocollo del 27 settembre 2004 (DGR n.1035/2004) e con la ridefinizione del contributo annuale assegnato. La nuova intesa individua sedi, strumenti e metodi per migliorare e ampliare la collaborazione tra la Regione, l’Università e gli Enti del Servizio sanitario regionale per lo svolgimento delle attività integrate di didattica, ricerca e assistenza, nella migliore formazione e nello sviluppo della ricerca soprattutto nei settori del farmaco e biomedica. Sigla impegno reciproco a sviluppare percorsi di formazione integrati ospedale-territorio e attiva una collaborazione per l’utilizzo della biblioteca virtuale dell’Università da parte degli enti del SSR.
Confermata la centralità del ruolo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona quale Ente di riferimento, con ampliamento dell’integrazione agli altri Enti del SSR: ASUR; Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord ed I.N.R.C.A.
Ampio spazio è dedicato all’organizzazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria dove opera l’organo di Indirizzo a composizione regione-università con il compito di coadiuvare il Direttore Generale nella programmazione e nelle scelte strategiche definendo gli obiettivi delle attività integrate.
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