dall’Amat

PIÙ DI 2000 PERSONE IN PIAZZA PER LA CONCLUSIONE DI CIVITANOVA DANZA
CON GLI ACROBATI-DANZATORI SONICS
 

Civitanova ha danzato in una gremitissima Piazza XX Settembre per l’ultima serata, giovedì 8 agosto, del venticinquesimo Festival Civitanova Danza, dedicato al maestro Enrico Cecchetti e promosso dal Comune di Civitanova Marche, dai Teatri di Civitanova e dall’AMAT.

Più di 2000 persone hanno affollato il centro città per assistere all’evento conclusivo con gli straordinari danzatori-acrobati di Sonics che sospesi a venti metri di altezza, appesi ad una grande piramide d’acciaio, hanno presentano uno dei loro spettacoli di maggior successo, Osa, felice connubio tra atmosfere fiabesche, design e tecnologia, una vera e propria sfida alle leggi di gravità e un invito all’uomo ad andare oltre i propri limiti.
Uno show strabiliante che ha entusiasmato il pubblico per la sua capacità di coniugare potenza e grazia fisica in un mix perfetto fatto di corpi e coreografie in interazione con macchine sceniche e luci d’effetto ideate dal direttore artistico Alessandro Pietrolini con la complicità di tutti gli artisti della compagnia.

Civitanova Danza in piazza è stata una vera e propria festa per tutta la città, una degna conclusione di un festival importante a livello internazionale – come testimonia la grande partecipazione di pubblico e l’attenzione avuta sui media regionali e nazionali – che ha ospitato dallo scorso 7 luglio artisti internazionali di primaria importanza come la blasonata compagnia americana di Bill T. Jones, i francesi Plan – K, gli israeliani Vertigo Dance Company, gli amatissimi Momix e prestigiose compagnie italiane quali quelle di Francesco Colaleo e Maxime Freixas e Abbaondanza – Bertoni. Accanto agli spettacoli il festival ha rinnovato e ampliato l’appuntamento con la formazione di cui è espressione il Campus Civitanova Danza per Domani con i docenti della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala e i de l’Opéra de Paris in svolgimento in città in questi giorni e fino all’11 agosto.

L’appuntamento nella città della danza è in autunno con la ventiduesima rassegna Civitanova Danza tutto l’anno promossa dal Comune di Civitanova Marche, dai Teatri di Civitanova e dall’AMAT.

Stagione di prosa 2018/19 del Teatro dell’Aquila di Fermo 

Sedici serate di spettacolo, due in più rispetto alla passata stagione, per nove titoli (due fuori abbonamento), due residenze e una prima nazionale: da ottobre ad aprile il Teatro dell’Aquila di Fermo si conferma luogo di primaria importanza per la proposta culturale che con la nuova stagione di prosa – promossa dal Comune di Fermo con l’AMAT – offre un cartellone capace di intercettare i desideri e gusti di un pubblico attento e curioso.
Un vero e proprio evento per l’apertura di stagione il 26 e 27 ottobre con l’amatissimo Arturo Brachetti che torna sui palcoscenici come unico protagonista di Solo, un vero e proprio assolo del grande artista con al centro il trasformismo che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la farà da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, portati in scena per la prima volta. Il 28 e 29 novembre, al termine di una residenza di riallestimento, Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere diretti da Piero Maccarinelli sono in scena con Il padre, una pièce di Florian Zeller capace di raccontare col sorriso, ironia, delicatezza e intelligenza, lo spaesamento di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone. Icona del cinema italiano e non solo, Ornella Muti giunge al Teatro dell’Aquila con Enrico Guarnieri il 12 e 13 gennaio con La governante, commedia scritta nel 1952 da Vitaliano Brancati e subito censurata qui proposta nell’allestimento diretto da Guglielmo Ferro. La scusa era quella del tema – allora molto scottante – dell’omosessualità. Ma sullo sfondo di un complesso discorso sull’etica e sulla responsabilità individuale, il testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti cattolici, il filocomunismo borghese, i principi della Sicilia baronale e contro la censura stessa. Il capolavoro di Molière Misantropo rivive nei volti e nei gesti di Giulio Scarpati e Valeria Solarino, protagonisti di una commedia amara diretta dalla sapiente regia di Nora Venturini, nei cui difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio. Il Teatro dell’Aquila la ospita il 26 e 27 gennaio al termine di una residenza di allestimento in prima nazionale. Un cast d’eccezione il 12 e 13 febbraio per Questi fantasmi!. Elledieffe, la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, mette in scena il capolavoro eduardiano – una delle commedie più importanti dello scrittore napoletano, tra le prime ad essere rappresentata all’estero – con la regia di Marco Tullio Giordana e l’interpretazione di Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto e Massimo De Matteo. Il 16 e 17 marzo è la volta di Dirty Dancing, titolo da record, un successo planetario al cinema, un Golden Globe e un Oscar per il brano (I’ve Had) The Time of My Life, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray. A teatro in Italia lo spettacolo ha debuttato per la prima volta in assoluto nel 2014, al Teatro Nazionale di Milano, e ha registrato il record d’incassi con oltre 115.000 presenze nei primi 3 mesi di rappresentazione. A proporlo in questo allestimento di grande impatto è Show Bees in collaborazione con Wizard Productions per la regia di Federico Bellone.
Il 25 e 26 aprile conclude la stagione Cuori scatenati, uno spettacolo che si annuncia carico di ironia scritto e diretto da Diego Ruiz, una divertentissima e moderna commedia degli equivoci portata in scena da Sergio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz e Maria Lauria.
Arricchiscono la stagione due appuntamenti fuori abbonamento. Il 28 dicembre la Compagnia dell’Alba presenta il musical A Christmas Carol, adattamento del celebre romanzo di Charles Dickens, che vanta ben 19 nomination agli Oscar e il 3 aprile spazio alla comicità intelligente di Geppi Cucciari e il suo Perfetta di Mattia Torre, un monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. per saperne di +: cartella stampa anteprima _ Teatro Fermo
Nuovi abbonamenti dal 27 settembre presso biglietteria del teatro 0734 284295.

TAU – TEATRI ANTICHI UNITI, LA MORTE DELLA PIZIA CON DANIELE PECCI
AL TEATRO ROMANO DI ASCOLI PICENO SABATO 11 AGOSTO
 
 
Sabato 11 agosto tappa ascolana del TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico per la spettacolarizzazione restituendoli ad un ampio uso dall’impegno congiunto di MiBACRegione MarcheSoprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle MarcheAMAT e i Comuni del territorio sedi di teatri e luoghi suggestivi. Il Teatro Romano ospita La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt con Daniele Pecci e Chiara Di Benedetto al violoncello.

Prima dello spettacolo, alle ore 18.30 Daniele Pecci incontrerà il pubblico presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani.

Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo a Delfi che, seduta sul suo tripode e avvolta dal vapore, profetizzava agli uomini il volere degli dei attraverso uno solenne vaticinio. Nel racconto La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt, pubblicato nel Mitmacher nel 1976, la profetessa di Apollo diventa “un’imbrogliona che improvvisava gli oracoli a casaccio, secondo l’umore del momento”, l’ultima delle pizie che appaiono come la versione antica delle cartomanti di oggi.
Friedrich Dürrenmatt, scrittore svizzero del Novecento (1921-1990), tiene in modo particolare alla parodia (un altro tentativo riuscito è Il Minotauro) e con questo racconto, piccolo capolavoro della burla ironica, ci presenta un mito che assomiglia a una caricatura, prendendo tuttavia le dovute distanze dalla satira e dal sarcasmo infondato. Perché la messa in ridicolo della Pizia è motivata dalla ragione prima del suo autore, ovvero l’investigazione e l’interpretazione dello straordinario arcano, il protagonista assoluto del racconto, che fa uscire pazzi gli antichi greci che gli si accostavano con fede incondizionata.
 
Anche nella reinterpretazione del testo firmata da Daniele Pecci nasce una rilettura laica, sottile, dissacratoria e divertente del mito greco ed in particolare del mito di Edipo. Un’ormai decrepita discendente Pizia, sacerdotessa dell’oracolo di Delfi, viene chiamata a rispondere alle domande di un giovane Edipo. Attraverso il suo sogno si intrecciano in vorticose trame l’invenzione, la casualità e il destino, tutte credibili, che manifesteranno il vero abitante di Delfi: l’enigma.

Lo spettacolo è prodotto da Nido di Ragno.
Pe informazioni e biglietti: biglietteria Teatro Ventidio Basso 0736 298770, la sera dello spettacolo dalle ore 20.30 presso la biglietteria del Teatro Romano. Inizio spettacolo ore 21.30.

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