Mario Vespasiani, Navi degli Astri: l’uomo di fronte all’infinito, tra sacro ed extra umano
Un pubblico internazionale alla mostra di Mario Vespasiani
Grottammare – Un grandissimo interesse sta suscitando la mostra Navi degli Astri di Mario Vespasiani, uno dei più brillanti talenti dell’arte italiana, un evento che si pone tra i grandi appuntamenti dell’estate della Riviera e che sta attraendo nelle Marche visitatori da tutta Europa. Inaugurato in uno dei più caratteristici affacci sull’Adriatico quale è il loggiato di Grottammare alta ed ora continua nello spazio 2LAB Contemporary, presentando una serie inedita di opere site-specific, che si legano a due fatti significativi, avvolti ancora nel mistero, avvenuti in quello specchio d’acqua a distanza di quasi un millennio. Il primo risale all’avventuroso sbarco del Papa nel 1170, impresso nella memoria comune col nome di Sacra, mentre l’altro è accaduto più di recente, nel 1978 (anno di nascita dell’autore) quando in mare aperto si verificarono ripetuti avvistamenti di sfere luminose e formazioni di alte colonne d’acqua rimasti ancora senza una spiegazione.
La Sacra racconta del Papa Alessandro III, il quale diretto con le sue galee verso la Repubblica di Venezia, durante la lotta contro l’Imperatore Federico Barbarossa, fu colto da una terribile tempesta che lo costrinse ad approdare sulla costa picena, qui in segno di gratitudine per l’accoglienza, proclamò per la Città un’indulgenza plenaria. Da allora la Sacra si celebra ogniqualvolta il primo luglio cade di domenica e nel 2018, questa mostra che si apre proprio nella settimana dei festeggiamenti, ne corona nel migliore dei modi la ricorrenza. Allo stesso modo anche la vicenda delle sfere luminose è ancora presente nei racconti dei pescatori che vissero il fenomeno in prima persona, i quali riferirono di globi luminosi nel cielo, di colonne d’acqua improvvise e altissime, come di tempeste che si scatenavano in pochi istanti.
Per l’artista il mistero che lega il sacro, i mondi extraterrestri, le leggende e le imprese della marineria non fanno che aumentare il fascino per quel mare, porta d’Oriente, a cui hanno guardato con stupore e dove si sono specchiati i più grandi artisti di tutti i tempi, ma anche per via delle domande che il mare, inteso come metafora, suscita nell’uomo, sia del ritorno di una più alta presenza divina o di messaggi provenienti da altre forme di vita. Per l’occasione saranno esposte alcune inedite opere di grande formato ed un arazzo sul quale emerge la galea papale tra gli oleandri.
Le tele esaltano la potenza della natura e le luminosità anomale aggiungono ai soggetti una componente enigmatica: tra i fuochi di sant’Elmo e i vortici del Maelstrom, i suoi velieri sfidano i fortunali e si impennano fino a toccare il cielo, in acque familiari quanto sconosciute, per diventare Navi degli Astri.
Mario Vespasiani attento ai simboli e alle forze spirituali e cosmiche che abbracciano il mondo, ha voluto realizzare delle opere di grande formato lasciandosi suggestionare dalle caratteristiche del luogo, in modo che la fruizione possa consentire un’ideale prosecuzione nel paesaggio circostante, con l’orizzonte che da quel punto di osservazione appare altissimo. L’artista compie un’ulteriore metamorfosi, riportando a galla la categoria del “sublime” in un’acqua che diventa uno spazio siderale e il buio il respiro profondo del cosmo. Nel corso degli anni Vespasiani ha indagato gli aspetti profondi che legano l’uomo alla natura descrivendo vulcani, foreste, deserti e montagne, ora le visioni del mare, aggiungono un apporto alla “potenza” che unisce fascino e stupore. Abituandoci ad un’arte complessa ma comprensibile, che sa dialogare sia con gli spazi istituzionali che con i più inusuali contesti, seguendo sempre precise linee geodetiche e geomagnetiche, capaci di mettersi in relazione con le forze invisibili che hanno motivato le opere.
La mostra introdotta da Ivan Ceci, scrittore, ricercatore e studioso di ufologia, è aperta per tutto il periodo estivo nello spazio 2LAB CONTEMPORARY a pochi metri da piazza Peretti, dove saranno esposti gli studi preparatori.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=7&v=LpC2eTnTvg4
MARIO VESPASIANI
NAVI DEGLI ASTRI
L’uomo di fronte all’infinito, tra sacro ed extra umano
2LAB CONTEMPORARY
Grottammare Paese Alto
Via del Torrione 12
fino al 9 settembre 2018
dal giovedi alla domenica orari 21,00 – 23,30
Per visitare la mostra su appuntamento:
333.6361829 – info@mariovespasiani.com
Mario Vespasiani (1978) è un artista visivo italiano. Inaugura la prima mostra non ancora ventenne e ad oggi ha esposto su tutto il territorio nazionale, in gallerie, musei, luoghi di culto e in contesti inusuali. Durante la sua carriera le sue opere sono state poste in dialogo diretto con alcuni maestri dall’arte italiana, quali Mario Schifano, Osvaldo Licini, Lorenzo Lotto e Mario Giacomelli, in mostre intitolate La quarta dimensione. La sua ricerca non ha riferimenti analoghi nel panorama contemporaneo per tematiche, scelte espositive e collaborazioni. Nel corso del tempo è stato uno dei pochi ad avere interessato anche studiosi di discipline che vanno dalla teologia all’astrofisica, dall’antropologia alla filosofia. Si esprime attraverso un alfabeto simbolico che si fonda sulle rivelazioni della mistica cristiana e sulla pratica alchemica della pittura: attento osservatore delle leggi naturali e degli insegnamenti della sapienza orientale il suo lavoro va inteso come continuazione dell’opera creativa universale, da cui cogliere il sentimento spirituale. Ha esposto nel 2011 al Padiglione Italia della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi nella sede di Torino e qui con Imago Mundi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Di recente è stato in mostra a Venezia e Monaco di Baviera nella collettiva Our place in space promossa da NASA ed Esa che prosegue nel 2018 in un tour mondiale. Nel 2015 esce Planet Aurum, il suo primo libro di scritti. Dal 2013 lavora a Mara as Muse, un progetto composto da dipinti, disegni, fotografie e libri d’arte, sul rapporto della presenza femminile nell’ispirazione artistica, la cui trilogia è stata presentata a fine anno alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel 2016 è l’ideatore del festival sul pensiero contemporaneo La Sibilla e i Nuovi Visionari. Nel 2017 organizza Indipendenti, Ribelli e Mistici, una rassegna di incontri interculturali che ha coinvolto studiosi provenienti da vari ambiti per tentare di decifrare il tempo presente. Nel 2017 il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle ha celebrato il quarantennale con la sua mostra personale dal titolo Fly Sky and Air. Trentanove sono ad oggi le pubblicazioni personali, che dall’esordio, hanno documentato in maniera metodica la sua ricerca. In questi giorni Mario Vespasiani è in mostra all’Eso Supernova Planetarium di Monaco di Baviera, al Premio Cimitile di Napoli, a Catania per la collettiva di gelleria, come ospite speciale al festival Le Parole della Montagna a Smerillo e per tutta l’estate con un progetto site-specific al Paese Alto di Grottammare nelle Marche, dal titolo Navi degli Astri.
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