da Macerata
mercoledì 5 settembre 2018
Prosegue il trend positivo per il turismo maceratese. Musei affollati durante l’estate.
Tanti i turisti che durante l’estate hanno scelto come meta Macerata: sono stati al Macerata Opera Festival e ai concerti di Sferisterio Live e Musicultura e in molti hanno visitato i musei, i palazzi storici e le bellezze architettoniche della città.
Molto positivi i dati degli ingressi ai Musei Civici di Macerata nel trimestre 1 giugno – 31 agosto, +14% rispetto al 2017 con una presenza di quasi 7000 visitatori che hanno ammirato Palazzo Buonaccorsi, Sferisterio, Palazzo Ricci, l’area archeologica di Helvia Recina.
Molti i complimenti ricevuti per gli allestimenti dei musei, gli orari di apertura, la vivacità delle proposte culturali con le mostre negli spazi museali, i concerti, le presentazioni di libri. Le visite sono state arricchite dalle cinque mostre estive, aperte fino al 9 settembre, da Imbilico di Gian Luca Bianco a Palazzo Buonaccorsi alla mostra fotografica dedicata al fotografo Carlo Balelli a Palazzo Ricci insieme alla mostra delle creazioni d’oro del Gruppo Orafi Confartigianato Imprese e alla mostra di opere del futurismo, così come molto apprezzata alla Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti la mostra di libri di botanica. Tante occasioni che hanno sorpreso il visitatore con itinerari speciali gratuiti.
Il 15% dei visitatori è arrivato dall’estero e in particolare da Olanda, Belgio e Francia. Molti i turisti anche da Germania e Regno Unito e da segnalare anche le crescenti presenze dagli Usa, da Russia e Cina, dal centro e sud America con in testa l’Argentina e a seguire Brasile e Messico. Per quanto riguarda l’Italia spicca il nord del Paese con la Lombardia seguita dall’Emilia e, ad agosto, un aumento significativo per gli arrivi dal centro Italia (Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo). Il sito culturale più visitato è l’Arena Sferisterio con 3000 ingressi, che ha visto il picco delle visite il giorno di Ferragosto.
“Siamo molto soddisfatti di un sistema museale che in città offre una rete di qualità: abbiamo fatto tutti l’esperienza di portare i nostri ospiti in visita ai musei di Macerata con l’orgoglio di chi mostra i gioielli di famiglia – afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde – Abbiamo lavorato molto per invertire la tendenza negativa dopo il sisma 2016: ora i segnali di crescita sono molto incoraggianti e si è in linea con il trend positivo del turismo nelle Marche. In questi anni abbiamo costruito una forte rete per la promozione integrata del territorio con la Marca Maceratese, per un settore, quello del turismo, che nella provincia di Macerata coinvolge il 19,7% delle imprese artigiane, più di quelle di Ascoli, Pesaro, Ancona, secondo i dati della Confartigianato. Ora continuiamo a investire sui servizi di accoglienza e la promozione, ma in cantiere anche nuovi allestimenti museali. Siamo pronti a settembre ad accogliere le scuole e gli studenti che iniziano l’anno scolastico con i progetti di scoperta del patrimonio. Da ottobre a febbraio ci aspetta la grande mostra su Lorenzo Lotto, un grande evento che offrirà una importante opportunità per un nuovo periodo di turismo.”
mercoledì 5 settembre 2018
Venerdì in Biblioteca Se uccidi un angelo, presentazione della raccolta poetica di Gabriella Zagaglia
Venerdì prossimo, 7 settembre, la Biblioteca Mozzi Borgetti, ospiterà alle ore 17 la presentazione dell’ultimo lavoro di Gabriella Zagaglia Se uccidi un angelo (Kimerik editore), una raccolta poetica ispirata alla triste tematica della violenza in generale con un più forte accento verso quella rivolta al genere femminile.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune e prenderà il via con l’introduzione e il saluto dall’assessore alle Pari opportunità del Comune Federica Curzi cui seguiranno gli interventi di Ninfa Contigiani, presidente del Consiglio delle donne e di Antonio Oppido, presidente dell’associazione 50&più di Macerata. A Fulvia Zampa e Fernando Bianchini è invece affidata la recitazione di alcune poesie mentre l’incontro sarà concluso dall’autrice.
“Il testo è una commistione di impronte emozionali del mondo femminile” afferma Gabriella Zagaglia “L’idea originaria, nasce da una particolare attenzione agli accadimenti nella “città inferno” Juarez, nel nord Messico dove moltissime sono le donne vittime di violenze, soprusi e omicidi.
C’è denuncia, dolore, rassegnazione, rabbia, ma anche un’ipotesi di comprensione verso la mente umana. C’è voglia di aprire una breccia nel cuore del mondo che, pur concentrando tanto orrore in quel suo angolo maledetto, riverbera in altri luoghi la stessa sua declinazione.
La poesia però, nasce da dentro, non punta il dito contro colpevoli definiti, ma è un invito alla tolleranza, all’amore universale, al rispetto della vita. Unica via di salvezza possibile, dunque, è il perdono. Il linguaggio poetico può viaggiare su binari sopraelevati” conclude l’autrice “voce alta e pura, sopra le miserie e le fragilità degli esseri umani. Non sa vendicarsi ne uccidere, ma può cambiare, nella gente, la strada della mente verso il cuore”.
Gabriella Zagaglia, che oltre comporre testi è anche un’affermata pittrice, conta diverse pubblicazioni letterarie e ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti partecipando a importanti concorsi nazionali e locali.
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