La scena internazionale ad HangArtFest
Vigilia della seconda settimana per il Festival accolto da un grande successo di pubblico
Dopo Israele ecco il Belgio, la Turchia e la pesarese Melissa Ugolini
Pesaro, 2018-09-11 – In seguito al successo di pubblico che ha caratterizzato il debutto della XV edizione durante lo scorso weekend, Hangartfest, che da quest’anno si avvale del riconoscimento del MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ospiterà venerdì prossimo (14 settembre – ore 21, Chiesa della Maddalena) con il sostegno della Comunità Francofona del Belgio WBI Wallonie Bruxelles International, la prima nazionale de IL DOLCE DOMANI della coreografa italiana Lisa Da Boit.
Lo spettacolo, pluripremiato in Belgio come miglior lavoro di danza contemporanea del 2015, porta in scena l’umanità che si trova faccia a faccia con i propri limiti, tra slanci e fallimenti. Un’ode al tempo che passa, un viaggio tra luci e ombre dell’esistenza. Dei fermo immagine che piazzano lo spettatore davanti ad un quadro, dove nel ricomporre i singoli pezzi è possibile cogliere il senso delle cose.
A fine della rappresentazione torna L’INCONTRO CON L’ARTISTA curato da Silvia Poletti, storico, giornalista e critico di danza che dialogherà con Lisa Da Boit. L’appuntamento rientra nel progetto EXPLORER, il programma di sensibilizzazione dello spettatore alle arti performative che ha lo scopo di fornire strumenti di lettura critica al fine di “costruire” un pubblico più consapevole.
IL DOLCE DOMANI sarà replicato sabato 15 alle 21.00 alla Chiesa della Maddalena (Ingresso € 10 intero, 7 ridotto),
dove verrà realizzato anche Il Laboratorio Intergenerazionale aperto al pubblico di qualsiasi età, condotto da Lisa Da Boit e dai danzatori della Compagnia Giolisu. Non sono richieste basi di danza. La partecipazione è gratuita previa iscrizione.
Domenica 16 alle ore 21.00, sempre alla Chiesa della Maddalena sarà presentata la prima italiana di ONE BY ONE. Lo spettacolo vede protagonisti gli stessi coreografi: l’artista turco Evrim Akyay e la pesarese Melissa Ugolini. Quest’ultima torna a Pesaro dopo una brillante carriera internazionale a fianco di importanti coreografi della scena contemporanea. Melissa conferma l’attenzione che il Festival da sempre rivolge ai talenti del territorio. La performance è un viaggio introspettivo che ha l’intento di rispecchiare un senso generale di giocondità nei rapporti interpersonali. La relazione tra i due interpreti si evolve da una amichevole complicità ad un finale che vede i due ego cominciare a cozzare. La mancanza di un contesto spazio-temporale sottolinea la dualità che vive in ciascuno di noi. Ingresso € 10 intero, 7 ridotto.
Scheda spettacolo IL DOLCE DOMANI del 14-15 settembre
Compagnia Giolisu (Belgio)
Coreografia: Lisa Da Boit
Concept e regia: Lisa Da Boit, Céline Curvers
Creato e interpretato da: Lisa Da Boit, Rudi Galindo, Jean-Marc Fillet, Rolando Rocha
Musica: Thomas Barrière
Costumi: Julia Didier
Luci: Laurence Halloy
Dipinto scenografico: Vincent Glowinski
Regia suono: Boris Gronemberger
Regia luci: Yoris Van Den Houte
Coproduzione: Les Brigittines
Durata: 55 minuti
Con il sostegno di Fédération Wallonie-Bruxelles, Service de la Danse, asbl Centre Lorca, Théâtre Marni, Charleroi Danses, CC Jacques Franck
Giolisu è sostenuta da Grand Studio e riceve l’appoggio del WBI.
In una sala da ballo, una donna e quattro uomini si ritrovano dopo molti anni. Le loro storie sono legate… Un segreto celato? Un lutto? Un amore passionale mai vissuto? Questa umanità si trova di fronte ai propri limiti, tra slanci e fallimenti, nella forza e nella fragilità di ogni istante. Il Dolce Domani è un’ode al tempo che passa, un viaggio tra le ombre e le luci dell’esistenza, ma anche attraverso situazioni concrete, stati particolari dei corpi, dei fermo immagine che piazzano lo spettatore davanti ad un quadro, dove egli può ricomporre i pezzetti e fare emergere il senso delle cose…
LISA DA BOIT
È danzatrice e coreografa. Si è formata dapprima come ginnasta, poi ha studiato danza classica e danza contemporanea al Centro Internazionale di Rosella Hightower a Cannes.
Dal 1994 ha danzato nelle compagnie: Corte Sconta (Italia), François Laroche-Valières (Francia), Karin Vyncke e Wim Vandekeybus (Belgio). È membro stabile della compagnia Ex-Nihilo (Francia) che indaga la relazione tra danza e spazi urbani. Con quest’ultima Lisa ha danzato nelle creazioni di Calle Obrapia, Trajet de /Vie tratte de Ville, In-paradise/Parradise is not enough, che sono tutt’ora in tournée in Europa e oltreoceano.
È cofondatrice e direttrice della compagnia Giolisu dal 2001. La compagnia è sostenuta dal Governo Belga e riceve l’appoggio di numerosi teatri a Bruxelles. Giolisu, compagnia in residenza a Les Brigittines, ha creato nove spettacoli per le sale di teatro e tre lavori per siti specifici, come stazioni della metropolitana, parchino sotterranei e spazi aperti.
Ultime Exil è considerato un “coup de coeur” dalla stampa belga e Il Dolce Domani è premiato come miglior spettacolo della stagione 2015 dalla critica belga.
Lisa Da Boit, laureata in filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha lavorato come attrice in produzioni cinematografiche indipendenti premiate in diversi paesi. È collaboratrice, con Teatro Pachuco, delle creazioni di Coup de Foudre e All Fall Down. Lisa insegna ai bambini come artista in residenza nelle scuole elementari e medie di Bruxelles.
È docente per le compagnie di danza a Bruxelles e tiene laboratori in Europa e nelle università in Messico e Stati Uniti.
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INCONTRO CON L’ARTISTA
14 settembre, dopo lo spettacolo
SILVIA POLETTI, storico, giornalista e critico di danza per la rivista Danza&Danza, curerà l’incontro con
LISA DA BOIT.
La conversazione rientra in EXPLORER programma di sensibilizzazione dello spettatore.
LABORATORIO INTERGENERAZIONALE
15 settembre, dalle 15:00 alle 17:00 e dalle 22:30 alle 23:00, Chiesa della Maddalena
Laboratorio aperto al pubblico di qualsiasi età, per la gioia di danzare in libertà (non è necessaria alcuna base). Partecipazione gratuita previa iscrizione.
Il laboratorio propone di esplorare l’espressione corporea e la creatività.
Lisa Da Boit e Rudi Galindo si augurano, attraverso questo laboratorio, di trasmettere il piacere del danzare e del corpo danzante attraverso le sue imperfezioni, la sua fragilità, ma anche la sua bellezza e poesia, nelle differenze fisiche e proprie di ciascuna persona.
I coreografi propongono un laboratorio di movimento partecipativo intorno al tema del tempo e della memoria. Il laboratorio è destinato ad un pubblico di generazioni diverse.
Essere disponibili ad incontri inediti attraverso la scoperta del movimento, è l’occasione per creare una comunità, un’appartenenza ad un gruppo di persone.
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Il laboratorio si divide in tre fasi:
un’intervista, per invitare i partecipanti a visitare i propri ricordi, per ripercorrere il proprio passato e valorizzare gli intervistati quali testimoni e “portatori di storia”;
un lavoro legato al corpo e alla creatività per sviluppare la fiducia in se stessi;
un ballo, tutti insieme, per favorire l’incontro, la creazione di legami sociali e per condividere la gioia del danzare. Questa terza fase sarà realizzata dopo lo spettacolo, insieme al pubblico presente in sala e con la complicità dei partecipanti al laboratorio.
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La metodologia del lavoro è basata sullo sviluppo corporeo, sulla consapevolezza e l’appropriazione dello spazio, sulla relazione con il gruppo, la creatività e l’immaginario.
Durante il laboratorio, partecipazione e autonomia sono fattori chiave. Dall’elaborazione dei contenuti all’atto creativo, i partecipanti avranno un ruolo preponderante.
Nella realizzazione di questo laboratorio, siamo stati guidati dal nostro desiderio artistico, sostenuti dalla nostra volontà di entrare in contatto con “signora e signor nessuno”.
L’espressione artistica è un mezzo privilegiato per stabilire un dialogo tra gli abitanti di un territorio (quartiere) e gli artisti.
Informazioni al Botteghino del Festival e sul sito www.hangartfest.it.
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