L’amore per la ricerca contagia Macerata
Quasi sessanta eventi hanno animato la Notte dei Ricercatori organizzata dall’Università.
Il saluto speciale di Andrea Bocelli: “Auguro a tutti i ragazzi e ai ricercatori di poter fare quello che amano, ma soprattutto, amare quel che fanno”.
Macerata, 2018-09-29 – Sotto il segno di un’Europa che unisce menti e coscienze, “garantendo oltre mezzo secolo di pace”, come ha detto il rettore Francesco Adornato, anche Macerata, insieme a tante città di Italia e oltre confine, ha celebrato ieri la Notte dei Ricercatori. Un momento per far conoscere, anche al di fuori di aule didattiche e centri di studio, un lavoro silenzioso ma tanto rilevante per gli individui e la società. Dopo l’edizione zero del 2017, quest’anno l’Università di Macerata è rientrato in un progetto collettivo che ha coinvolto dodici città italiane. “Sharper” è il nome che ha distinto questo sodalizio, un acronimo di un’espressione che, in inglese, indica la voglia di condividere la passione dei ricercatori per i fatti, i dati, le osservazioni raccolti, accumulati e interpretati con un’attività costante e paziente giorno dopo giorno. Importante il gemellaggio con Ancona, che ha suggellato la feconda collaborazione già da tempo avviata con la Politecnica delle Marche: una unità di saperi complementari in ambiti quali l’archeologia, che ieri ha manifestato tutto il proprio potenziale attraverso prodotti di estremo fascino anche per il grande pubblico, come la spettacolare ricostruzione video in tre dimensioni dell’antico teatro romano di Helvia Ricina.
In questo senso è stata significativa la diretta radiofonica dei due rettori Francesco Adornato e Sauro Longhi, ognuno dalla propria piazza cittadina. Quelle piazze, che, riprendendo le parole del vertice di Unimc, “sono lo spazio simbolico e ideale dove le persone si incontrano, si scambiano saluti e storie. Ed è bene che anche il nostro Ateneo esca dai propri confini tradizionali ed entri in contatto alla pari con persone e territori”.
Quasi sessanta eventi, circa 150 ricercatori, sotto il coordinamento dell’Area ricerca e della docente delegata Carla Danani, hanno animato ieri il centro storico della città, nella cornice offerta dal loggiato del Palazzo degli studi, delle piazze e dei cortili adiacenti.
Si poteva passeggiare, prendere un aperitivo e sedersi per scoprire alcuni aspetti insoliti e interessanti delle più recenti ricerche in ambiti svariati: economia, filosofia, letteratura, sociologia, psicologia solo per citarne alcuni. E ancora: laboratori per bambini, performance forensi, sketch in latino, favole accompagnate da disegni di sabbia, danze cinesi e un’antica aula riprodotta su un grande pannello ai magazzini Uto dove chiunque, adulto o bambino, poteva “entrare” e divertirsi tra smorfie e marachelle tramite un gioco di ombre. Alla biblioteca di Ateneo del Casb in piazza Oberdan rimarrà visitabile anche nei prossimi giorni la sorprendente mostra di opere d’arte generate da sistemi matematici.
La serata si è conclusa con il saluto speciale inviato personalmente dal Maestro Andrea Bocelli tramite una registrazione video. “L’augurio che faccio a tutti i ragazzi e ai ricercatori è quello di poter fare nella vita quello che loro amano, ma soprattutto, amare quel che fanno”.
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