Ospedale Unico? Si, No, Ni: nota del Sindaco Luciani
Spinetoli e Colli del Tronto – Dopo la Conferenza dei Sindaci, che a larghissima maggioranza ha appoggiato la proposta dell’area avanzata dal Comune di Spinetoli e dal Comune di Colli del Tronto, come la più idonea per la costruzione del nuovo Ospedale di eccellenza, si è aperto un dibattito tra i pochi che non erano stati d’accordo, che a me, per larghi tratti, è sembrato surreale.
Ho però inteso rispettare tutto e tutti e per questo non sono mai intervenuto sulla questione fino ad oggi, non perché non avessi le mie idee ma perché chi è chiamato ad un ruolo di responsabilità e governo deve avere ilrispetto di tutte le opinioni altrui.
Ospedale Unico
In questi giorni però il dibattito sta prendendo una piega strana, come se si volessero mettere in discussione le decisioni già assunte dal Presidente della Regione supportato dalla maggioranza della Conferenza dei Sindaci pertanto mi permetto di avanzare poche ma determinate considerazioni:
– Come è stato ampiamente descritto, l‘Ospedale di eccellenza sarà al centro di una riorganizzazione dell’Offerta di salute per tutta la nostra Provincia. L’ospedale di eccellenza non è che un importante aspetto di un progetto nonché processo più grande che investe tutta la Provincia. Ovviamente questo non sarà l’ospedale di Spinetoli ma di tutta la Provincia ma soprattutto delle due grandi città di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.
Per questo ho appreso positivamente i risultati della Commissione del Comune di San Benedetto del Tronto che, dopo che il suo Sindaco aveva votato contro nella Conferenza dei Sindaci, invece assume con determinazione il fatto che si veda la realizzazione del nuovo ospedale di eccellenza e mi pare superfluo ovviamente perché a nessuno di noi va di offendere l’intelligenza delle persone, che questa grande decisione possa essere messa in discussione solo perché l’area individuata ricade 7 km più ad est o ad ovest.
Non voglio alimentare polemiche ma sarebbe stato troppo semplice per noi costituire un comitato a sostegno dell’iniziativa ma proprio perché il diritto alla salute non può essere accreditato ad una sola parte, ci siamo astenuti dall’entrare nelle polemiche e nelle iniziative che potessero apparire incontrapposizione tale da dividere le comunità piuttosto che unirle.
Ho passato una parte del mio periodo estivo a rispondere a qualche consigliere regionale che mi diceva di andare avanti perché era fortemente a sostengo di questa iniziativa, e vorrei che si dimostrasse coerenza non solo nelle segrete stanze, ma ovunque un pubblico amministratore manifesti le proprie idee.
Il PD della Provincia e Regione ha sempre avuto parole di sostegno per questa iniziativa e pertanto mi pare piuttosto improvvisato che chi assume ruoli di responsabilità, scantoni da decisioni unanimemente e collegialmente assunte, a meno che non ci siano già presupposti di chi vuole abbandonare il proprio partito per altri lidi di marconiana memoria.
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