Incentivi per l’Occupazione: dalla Regione Marche 12 milioni di Euro

2018-10-27 – La Regione Marche ha emanato negli ultimi mesi una diversi bandi a sostegno di nuova occupazione ed al consolidamento di quella esistente stanziando un budget iniziale di 12 milioni di euro, che potrebbero finanziare fino a 1.000 nuove assunzioni.
Queste le opportunità offerte alle imprese che creano occupazione:

AIUTI PER LA STABILIZZAZIONE LAVORATORI PRECARI, Decreto n. 254/SIM del 18/10/2018, Fondi disponibili: Euro 3.000.000;
AIUTI PER L’ASSUNZIONE DI DISOCCUPATI, Decreto n. 187/SIM del 02/08/2018, Fondi disponibili: Euro 2.000.000;
AIUTI PER LE ASSUNZIONE NELL’AMBITO DEI PROGETTI MANIFATTURA E LAVORO 4.0, Decreto n.  85/SIM del 09/04/2018, Fondi disponibili: Euro 1.000.000;
AIUTI PER LE ASSUNZIONE NELL’AMBITO DEI PROGETTI AREA DI CRISI DEL PICENO, Decreto n. 224/SIM del 18/09/2018, Fondi disponibili: Euro 4.000.000;
AIUTI PER LE ASSUNZIONE DEI TIROCINANTI IN AREA CRATERE SISMICO, Decreti n. 341/SIM del 07/11/2017 e n. 396/SIM del 13/12/2017, Fondi disponibili: Euro 2.000.000.

L’aiuto può essere concesso a scelta dell’impresa:

in regime “de minimis” nel rispetto delle disposizioni di cui al Reg. UE 1407/2013: Euro 10.000 per assunzioni a tempo indeterminato ed Euro 5.000, per assunzioni a tempo determinato di almeno 24 mesi.
in regime di “esenzione” ai sensi del Reg. UE n. 651/2014: contributo varia dal 25% al 75% dei costi salariali dei primi 12 o 24 mesi di assunzione.

Le domanda di contributo alle assunzioni debbono essere presentate prima di procedere all’assunzione o stabilizzazione e sono esaminate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle stesse e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie stanziate.
In tutti i casi (eccezion fatta per le stabilizzazioni), i destinatari dell’aiuto non possono aver avuto precedenti rapporti di lavoro con le imprese beneficiarie o con imprese a queste collegate ai sensi dell’art. 2359 del codice civile e devono risultare disoccupati ai sensi del D.lgs. 150/2015 e successive modificazioni.
Le imprese richiedenti non devono aver effettuato licenziamenti, fatti salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo e fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative, nei 6 (sei) mesi precedenti la presentazione della domanda di finanziamento.
Il contratto a tempo indeterminato deve essere mantenuto per almeno 3 anni.
Il contratto a tempo determinato deve essere mantenuto fino alla naturale scadenza (minimo 24 mesi).
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Oppure puoi anche consultare la nostra guida “Fondi europei nazionali e regionali per il lavoro e le assunzioni”.
 
 
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