Rifiuti, Relluce, elezioni provinciali e dintorni

Appignano del Tronto, 2018-10-27 – Pasqualino Piunti candidato alla Presidenza della Provincia dichiara che se lui verrà eletto la sesta vasca non si farà; una dichiarazione un tantino fuori tempo visto che la vasca 6 ha terminato il percorso di valutazione di impatto ambientale nell’anno 2015 con un chiaro diniego da parte del servizio ambiente della Provincia di Ascoli Piceno a causa di gravi problematiche tecniche e ambientali chiarite in modo inequivocabile allora dall’arpam.
Rifiuti, Relluce, elezioni provinciali e dintorni Pasqualino Piunti
Piunti alla ricerca di voti probabilmente quelli di Castel di Lama neppure cita la cittadina di Appignano del Tronto quando parla di miasmi, del Resto per lui come per Castelli e per la Ascoli servizi comunali, noi siamo solo un piccolo punto da rappresentare su una scala topografica a 1:25.000, però ci sappiamo difendere e ci facciamo sentire.
Quindi, Piunti ha cambiato idea? Fino a pochi giorni fa dichiarava di voler tornare a conferire i rifiuti in ambito, del resto ha scritto anche una lettera al Presidente dell’Ata rifiuti per questo fine per ridurre i costi dei rifiuti indifferenziati, il cui incremento, sappiamo bene essere pressochè ininfluente sul conteggio complessivo della tariffa.
Oppure dice no alla vasca 6 e si alla vasca 7 e al sormonto su vasca 5 di relluce??
Meglio l’uovo oggi della gallina domani?
Con D’erasmo si era avviato un virtuoso percorso di pianificazione della gestione dei rifiuti basato su riciclo, riuso, riduzione della produzione e ampliamento dell’ambito a marche sud per evitare di insistere su tutto il territorio piceno quindi sia valle del bretta che valle del chifente da anni compromesse a livello ambientale.
Invece il Sindaco di Castel di Lama può decidere liberamente se e chi votare, ma di certo non può dire che ci si è opposti all’ampliamento di relluce esclusivamente adducendo motivi formali poco rilevanti;
Ricordo che il comune di Appignano del Tronto da sempre sensibile alle problematiche ambientali ha scritto pagine e pagine di osservazioni, lettere, proteste, comunicazioni ecc ecc, inerenti le problematiche ambientali e tecniche relative alle emissioni odorigene, all’inquinamento delle acque e dei terreni e alla presenza di movimenti franosi attivi ed in costante aumento.
Da circa un anno, proprio per approfondire con le migliori competenze le problematiche tecniche ha attivato una collaborazione scientifica con la facoltà di geologia dell’università degli studi di Camerino, e sta predisponendo un progetto innovativo per il monitoraggio delle “puzze” con sensori IOT sperimentali in grado di rilevare e misurare le emissioni con L’università di Roma 3.
Quindi il nostro no a qualsiasi abbancamento a relluce è legato a palesi problematiche ambientali che stiamo studiando con il supporto delle migliori menti scientifiche.
Il CDA della Ascoli Servizi Comunali Srl nella riunione del 27/10/2018, viste le notizie apparse sulla Stampa locale nelle ultime settimane, da cui si evince che il progetto della 6° vasca presso il Polo impiantistico di Relluce viene chiamato in causa in modo inopportuno nella attuale campagna elettorale per le elezioni del Presidente della Provincia, affinché non venga strumentalizzato divenendo il fulcro della battaglia politica, ha deliberato di ritirare l’attuale progetto per la realizzazione della 6° vasca presso il Polo impiantistico di Relluce, progetto attualmente all’esame della presidenza del Consiglio dei Ministri. Nella stessa seduta il CDA ha anche preso atto della fine dei lavori della paratia a valle della 4° Vasca, oltre dello stato di avanzamento dei lavori relativi alla ricopertura finale delle vasche 4 e 5, il cui termine è previsto a breve.
Il CDA ha anche delineato gli obbiettivi futuri per quanto riguarda il Polo impiantistico di Relluce, ritenendo prioritaria l’implementazione dell’impiantistica utilizzata per il recupero di materia (compostaggio ecc..), rispetto agli impianti relativi allo smaltimento, perseguendo gli obbiettivi europei e nazionali per lo sviluppo di una reale economia circolare.
 
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