Philodiritto, inaugurata ieri la 1a giornata e continua oggi
Il festival della Pop-filosofia ha di nuovo conquistato la città di Macerata
Macerata – Grande successo per la giornata inaugurale della seconda edizione di Philodiritto, il primo festival nazionale interamente dedicato alla “pop filosofia della giustizia”, con la fortissima adesione di un pubblico eterogeneo ed entusiasta che ha popolato il Teatro Lauro Rossi di Macerata dal primo pomeriggio fino a notte inoltrata.
Popcrime, l’appuntamento dal titolo “il processo kafkiano, riflessione tra letteratura, cinema e realtà”, ha inaugurato la rassegna con la straordinaria presenza dell’ex-procuratore della Repubblica e scrittore Carlo Nordio. Interminabile l’applauso del pubblico dopo la dichiarazione conclusiva del giurista: “C’è uno scarto incolmabile tra legalità e giustizia. La legalità riflette quelle che sono le scelte del legislatore mentre la giustizia rispecchia i comandamenti che sono scritti nel nostro cuore”.
Di seguito, l’indagine dello scrittore e filosofo Tommaso Ariemma, al centro della rassegna Philofiction che, a partire dal concetto di giustizia distopica ampliamente trattato nella ormai celebre serie tv Black Mirror, ha dimostrato le diverse modalità con cui la tecnologia prede a intersecarsi con la legge e con il diritto. Nel pomeriggio inoltrato due grandi personalità femminili sono state il centro di Cinesophia: la caporedattrice de “Il Dubbio”, Angela Azzaro, e la coordinatrice della Commissione Pari Opportunità U.C.P.I., Giulia Boccassi, hanno dialogato intorno alla “questione criminale” con un focus su quelle vittime che possiedono la particolarità di essere testimoni dell’abuso subito, riallacciandosi al film drammatico di Jonathan Kaplan “Sotto accusa” fino ad arrivare al più recente prodotto seriale “The handmaid’s tale”. Nonostante le numerose battaglie portate avanti nel corso degli anni, ancora oggi le donne vittime di violenza diventano protagoniste di processi mediatici e linciaggi pubblici che riescono a trasformarle da vittime a colpevoli.
La serata si è conclusa con l’ormai consolidato successo del Philoshow, spettacolo filosofico-musicale ideato e condotto dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli e titolato per questa edizione “Apocalypse Now, lo stato di eccezione tra filosofia e diritto”, scandito dalle esecuzioni musicali live della band Factory, dalle letture teatrali dell’attrice Pamela Olivieri e dai montaggi video di Riccardo Minnucci e Marco Bragaglia.
Sul palco il filosofo e scrittore Simone Regazzoni e il penalista Luigi Stortoni hanno mostrato come i concetti di “guerra”, “nemico”, “stato di eccezione” siano mutevoli ed esposti ai cambiamenti irreversibili del mondo contemporaneo.
Il Festival continua oggi sabato 17 novembre con numerosi appuntamenti.
Alle ore 16.00 la rassegna Philofiction avrà come ospiti lo scrittore e filosofo Salvatore Patriarca e la coordinatrice della Commissione Pari Opportunità C.N.F., Maria Masi, che interverranno nell’appuntamento “Modern Family, note a margine del nuovo diritto di famiglia”; alle ore 17.00 Pocrime vedrà il direttore de “Il Dubbio, Piero Sansonetti, intervistare il generale Mario Mori e il colonnello Giuseppe De Donno in “Il processo kafkiano, riflessione sul teorema giudiziario”. La giornata proseguirà alle 18.30 con la rassegna Cinesophia che avrà come protagonista il giornalista e critico cinematografico Andrea Minuz, il quale approfondirà il film cult italiano “In nome del popolo italiano, la giustizia al cinema”; l’ultimo Philoshow del Festival condotto dalla direttrice Lucrezia Ercoli sarà scandito dagli interventi del penalista Gaetano Insolera e dal professore Adriano Fabris nell’incontro “Giustizia immaginaria, gli incubi della Legge tra distopia e fantascienza”.
Philodiritto è organizzato da Popsophia in collaborazione con il Comune di Macerata, la Camera Penale, il Comitato per le Pari Opportunità e l’Ordine degli Avvocati di Macerata. Popsophia annovera tra i suoi partner il Consiglio Nazionale Forense, il quotidiano “Il Dubbio”, l’Unione Camere Penali Italiane e si avvale del contributo della fondazione Carima.
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