Riorganizzare il Mazzoni ed il Madonna del Soccorso sulle base della qualità delle attività
San Benedetto del Tronto, 2018-11-24 – Chiaro che la riorganizzazione dei due ospedali, Mazzoni e Madonna del Soccorso, risulta difficoltosa, ed a tratti impossibile, per un evidente scoglio politico, costruito a discapito dei cittadini, dove i particolarismi hanno avuto la meglio rispetto gli interessi generali. La Giunta ed il Consiglio Regionale possiedono ancora due armi principali, se hanno volontà, per rilanciare la sanità nel Piceno o così definito sud marche: una è quella di aumentare gli investimenti nei servizi esistenti, l’altra è quella successiva alla verifica della qualità esistente e sulla base di questa, rimodulare l’organizzazione dei servizi. Se si ritengono i servizi, tutti al massimo della funzionalità ed efficacia, é giusto che la giunta regionale prenda atto di mettere mano al portafoglio, mentre se ritiene di valutare l’ ipotesi che i servizi debbano essere rimodulati a favore dei servizi in sofferenza occorre mettere in campo competenza tecnica, capacità e buona fede politica, per rivalutare gli interessi generali dei cittadini. La voluminosa discussione prodotta sull’ospedale unico, sposata anche da alcuni dirigenti sanitari, rappresenta la classica foglia di fico, non più sufficiente a coprire la reale necessità di una seria riorganizzazione dei due ospedali. Monitorarele attivita dei reparti e dei servizi serve a capire dove esiste sofferenza, per effetto di una carenza di organico o per effetto di una mancata capacità attrattiva. Chi verifica ? Chi controlla ? I livelli di controllo inclusi nello staff della asur5, possiedono un voluminoso numero di posizioni organizzative e funzionali in relazione ai rispettivi dirigenti di strutture complesse, quindi niente di più facile sarebbe ottenere una valutazione di verifica della qualità. L’asur 5 possiede livelli di organico sottomisura tra le varie figure professionali sanitarie, in alcuni casi trattandosi di un vero e proprio allarme del personale, come ad esempio risulta purtroppo in essere nel caso dei medici del pronto soccorso. Un pronto soccorso che inevitabilmente si interfaccia con il territorio e con tutti i servizi e reparti della asur5. Un ruolo di grande portata che necessita di grande capacità gestionale. Rispetto a tutto ciò, vorremmo essere smentiti o altro, ma sicuramente non si puo’ rimanere fermi, per il bene dei cittadini, nella speranza che la politica non faccia più danni di quanti ne abbia già fatti, come nelle ultime decisioni assunte presso il Madonna del Soccorso ( un ricollocazione dell’otorino a san Benedetto lascerebbe ben sperare ma tutto và gestito attraverso una valutazione generale )e pertanto facciamo appello alla giunta regionale marche affinché si ravveda e dia mandato al direttore generale asur5, al fine di ottenere una seria rivalutazione delle attività dei servizi e dei reparti. Il cittadino che sia al di sopra di tutto e non al di sotto di beceri equilibri politici.
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