dalla Regione Marche

8 milioni di risorse per interventi di riduzione del rischio idrogeologico da ripartire tra torrenti e fiumi del territorio maceratese, ascolano e fermano

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti, ha assegnato 8 milioni di risorse del POR-FESR 2014-2020 Marche per interventi di riduzione del rischio idrogeologico da effettuare nelle aree colpite dal sisma.
Le risorse sono destinate alla manutenzione straordinaria del reticolo idraulico, delle reti di scolo e la laminazione delle piene dei torrenti Tesino, Vibrata e Marino e i fiumi Aso e Tronto ricadenti sul territorio di Ascoli Piceno, dei fiumi Tenna e Aso su Fermo e dei fiumi Potenza e Chienti sul territorio di Macerata.
“Sono interventi da attuare prioritariamente nell’area del cratere – dichiara l’assessore Sciapichetti – promuovendo soluzioni che consentano di ridurre la pericolosità connessa al rischio idrogeologico per la popolazione migliorando la qualità ambientale e lo stato di conservazione del territorio provvedendo alla manutenzione delle aste fluviali. Si tratta di interventi strategici per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, prevenire  e gestire i rischi”.

SANITA’: L’ASSESSORE SCIAPICHETTI RISPONDE AL SINDACO CIARAPICA

“L’unica strumentalizzazione è quella fatta dal sindaco Ciarapica perché Marche Nord è azienda ospedaliera da circa 20 anni e quindi come azienda ospedaliera assume da dove è possibile il ruolo e le specialità di una struttura di secondo livello. Infatti già oggi sono presenti servizi come neurochirurgia che è la seconda nelle Marche dopo quella di Torrette.  Quindi, nel momento in cui si fondono le strutture di Pesaro e Fano,  ricordiamo seconda e terza città delle Marche, è evidente che con il nuovo progetto si cercherà di spingere al massimo la capacità dell’azienda ospedaliera. Questo però non significa  togliere risorse al resto del sistema, perché le risorse nascono già dal percorso di accorpamento: eliminando i doppioni si liberano opportunità di crescita. In secondo luogo, quando verrà pubblicato il bando per la realizzazione del nuovo ospedale sarà più che evidente che alte specializzazioni come trapianti, cardiochirurgia e maxillo facciale che si fanno a Torrette, non verranno assolutamente duplicate nella struttura di Marche Nord, perchè si tratta di interventi che hanno bisogno di una numerosità non compatibile con il secondo presidio della Regione. Invece di lanciare allarmi infondati, si dovrebbe solo gioire del fatto che si qualifica sempre più la sanità delle Marche a disposizione di tutti. E’ evidente che anche il percorso che mette insieme l’ospedale di Civitanova con quello di Macerata  non verrà fatto realizzando esattamente l’ospedale che c’era prima: tutti ci aspettiamo e speriamo che nell’ambito dell’aggregazione di due strutture,  grazie al fatto che si elimineranno doppioni, ci sarà la possibilità di attivare nuovi servizi  nella struttura di Macerata a vantaggio dei cittadini e senza togliere niente a nessuno”.

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