dalla Regione Marche

2018-12-19
Chiuso il bando Fesr per le imprese sociali nelle aree terremotate, Bora: “Esauriti i 6 milioni di contributi per investimenti superiori a 8 milioni di euro”
Si è chiuso il bando Fesr per lo sviluppo delle imprese sociali nelle aree colpite dal terremoto. Sono pervenute 28 richieste, diverse delle quali da parte di raggruppamenti di imprese, che hanno esaurito i 6 milioni stanziati per sostenere investimenti superiori a 8,9 milioni di euro. Ora inizia la fase istruttoria: 15 richieste provengono dalla provincia di Ascoli Piceno, 2 da Fermo, 9 da quella di Macerata, mentre le ultime due da realtà fuori area cratere (provincia di Pesaro e Urbino, Perugia) che intendono investire in questi territori. Lo comunica l’assessora Manuela Bora, ricordando che “i fondi stanziati favoriranno il rilancio e la crescita dimensionale delle imprese sociali che garantiranno servizi alla popolazione terremotata”. Il bando chiuso era il terzo del pacchetto Fesr costruito dalla Regione per le aree del sisma. Insieme alla rivitalizzazione delle filiere produttive (15 i milioni disponibili) e ai nuovi insediamenti aziendali (10 milioni), prevede la creazione di nuove opportunità lavorative nel settore dei servizi alla persona. “Un quarto della popolazione, nella zona del cratere, appartiene alla fascia della terza e quarta età – ricorda l’assessora – La rinascita di queste comunità locali necessita di servizi nell’ambito della salute e del benessere. Attraverso le risorse disponibili vogliamo implementare l’assistenza domiciliare (per anziani, infanzia e adolescenza), la conciliazione vita e lavoro, l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale delle fasce svantaggiate. L’investimento rafforzerà le imprese sociali che opereranno in queste zone anche attraverso l’introduzione di innovazioni organizzative e la digitalizzazione dei servizi offerti, in stretto raccordo con le istituzioni pubbliche presenti”.
Psr 2014/2020, le Marche raggiungono l’obiettivo di “spesa certificata” stabilito dall’Unione europea
Casini: “Traguardo importante, non scontato dopo il terremoto”
Le Marche hanno raggiunto l’obiettivo finanziario stabilito dai regolamenti comunitari per il Programma di sviluppo rurale 2014/2020. In anticipo sulla data del 31 dicembre 2018, vantano una spesa certificata nel limite previsto dall’Unione europea. Un traguardo raggiunto insieme alle altre dodici Regioni che hanno, come organismo pagatore, l’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Il raggiungimento dell’obiettivo finanziario previsto garantisce alle Marche il mantenimento delle risorse assegnate, senza penalizzazioni. Complessivamente le tredici Regioni, tramite Agea, hanno erogato più di due miliardi e 630 mila euro a oltre 317 mila beneficiari. Nelle Marche sono stati liquidati contributi a favore di 9.100 beneficiari. “Un obiettivo importante e non scontato, sole se si pensi ai ritardi che il terremoto ha inevitabilmente determinato sul territorio, con un minor drenaggio delle risorse da parte delle aziende danneggiate e con i funzionari regionali impegnati nelle delicate fasi di soccorso e ricostruzione – commenta la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – È stato un traguardo conseguito assieme al mondo rurale che ha dimostrato vitalità e voglia di ripartire e innovarsi. Continueremo nell’impegno di assicurare un alto livello di spesa, puntando sempre più sulla semplificazione dei bandi”.

Strategia di specializzazione intelligente della Regione Marche: 195 milioni di investimenti

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