dall’UniUrb
2018-12-19
A urbino il Corso Triennale di Grafologia
Torna a saldarsi l’antico rapporto tra l’Università di Urbino e la Grafologia. E’ stata siglata infatti questa mattina una convenzione tra l’Ateneo, l’Istituto Grafologico “Girolamo Moretti” e l’Associazione Grafologica Italiana per l’avvio di un corso triennale di Grafologia presso il Dipartimento di Economia, Società e Politica (DESP) che sarà presto definito nei dettagli da parte di un comitato scientifico presieduto dal professor Luigi Alfieri.
<La presenza decennale nella città di Urbino dell’Istituto “Moretti”> ha dichiarato il rettore Vilberto Stocchi <è un’opportunità da cogliere, un valore che l’Ateneo riconosce fin dal rapporto che legava Girolamo Moretti con Carlo Bo dagli anni ’70 e che si intende riallacciare dopo l’interruzione avvenuta nel 2007 a causa delle riforme ministeriali>.
Per Padre Fermino Giacometti, Presidente dell’Istituto “Moretti” <Gli studi di Girolamo Moretti hanno consentito di studiare attraverso l’analisi della scrittura a mano gli aspetti più complessi e articolati del comportamento umano. E’ estremamente importante che tali studi possano avere formale strutturazione all’interno dell’università per potervi dare attraverso un metodo anche un valore formale che riconosca una figura da sempre richiesta nell’ambito delle perizie forensi come nel capo socio-sanitario>
Roberto Bartolini, presidente dell’Associazione Grafologica Italiana dichiara: <siglare questa convenzione significa riconoscere che anche in tempi di comunicazione tecnologica va riconosciuta l’importanza della scrittura anche in considerazione dei progressi scientifici che proprio la tecnologia ha portato nel campo dell’analisi grafologica, che oggi ci consentono di ottenere risultati importanti e riconosciuti>.
Nella foto, da sinistra:
Roberto Bartolini (AGI), Vilberto Stocchi (Uniurb) e Fermino Giacometti (Istituto “Moretti”)
Un approfondimento sulla grafologia a Urbino nell’intervista a Padre Fermino Giacometti realizzata da Uniamo Blogazine di Uniurb:
Il carattere che è nei caratteri: discesa nei sotterranei della scrittura
EryDel vince StartupItalia 2018!
– Lo spin-off biotecnologico dell’Università di Urbino premiato quale miglior startup dell’anno –
La terza edizione di StartupItalia!Open Summit, che ha chiamato 120 giurati a valutare più di 11mila partecipanti, ha incoronato a Milano domenica scorsa quale start up dell’anno EryDel, lo spin-off del settore sanitario creato nel 2007 all’Università degli Studi di Urbino da Mauro Magnani, Luigina Rossi e altri docenti di quello che era allora l’Istituto di Chimica Biologica. L’azienda ha primeggiato grazie alla sua innovativa tecnologia di incapsulamento di farmaci in globuli rossi prelevati dal sangue del paziente che vengono poi re-iniettati nel soggetto per la cura delle malattie neurodegenerative.
Il prodotto principale della startup è EryDex, designato Farmaco Orfano sia dalla Food and Drug Administration che dalla European Medicines Agency, particolarmente adatto nella cura dell’Atassia Telangiectasia, un raro disturbo recessivo autosomico e grazie a ciò ha ricevuto progressivi finanziamenti, ultimo dei quali quello di 25,6 milioni di euro erogato da Sofinnova.
Alla premiazione era presente anche il Vice Premier e Ministro del Lavoro Luigi di Maio, che ha annunciato: “Nella legge di bilancio abbiamo previsto di allocare la somma di 40 mila euro per ogni azienda che assumerà un manager per l’innovazione” ha promesso, aggiungendo che “a gennaio partirà un fondo italiano di investimenti per startup da un miliardo”.
Grande la soddisfazione per il professor Mauro Magnani: “La ricerca accademica può diventare impresa e quando questo avviene ci riempie di gioia perché abbiamo adempiuto alla nostra missione di ricercatori. Essere poi riconosciuti i primi in Italia su 11.000 companies è una immensa gratificazione per noi ed il nostro ateneo”
La storia di Erydel e di Erydex è tutta nell’intervista di Emanuela Braico a Mauro Magnani realizzata per Uniamo magazine, al seguente indirizzo:
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