Industria, università, territorio e difesa
Convegno alla Politecnica delle Marche “Industria, università, territorio e difesa: nuove opportunità” per una sinergia nei settori innovativi della sicurezza e la crescita della regione. Il messaggio del ministro Guerini: “Sviluppo e innovazione tecnologica”. Rettore Longhi: “Economia della conoscenza, fonte di sviluppo”. Assessora Bora: “Ruolo centrale delle Università”. Generale Falsaperna: “Giovani motore del Paese”
“Una piccola finestra da dove guardare al vostro futuro. A voi la curiosità di spingere lo sguardo oltre la siepe, per vedere cosa c’è oltre l’infinito”. Con queste parole, ispirate alla lirica del Leopardi, il “marchigiano” generale Nicolò Falsaperna (segretario generale della Difesa e presidente del Club ufficiali marchigiani) ha concluso il convegno, alla Politecnica delle Marche, sulle opportunità produttive che nascono dalla collaborazione tra industria, la ricerca e il settore della sicurezza nazionale. Promosso dalla Regione Marche, dal Club ufficiali marchigiani, dall’Ufficio scolastico regionale e dall’Università Politecnica delle Marche, ha richiamato, nell’Aula Magna di Monte Dago, oltre settecento studenti delle scuole superiori marchigiane. Una mattinata formativa con la testimonianza di tre imprese marchigiane che rappresentano un’eccellenza internazionale nel settore civile e militare. Aziende, è stato detto ai ragazzi dai rispettivi rappresentanti, “alla ricerca di nuovi talenti. Sarebbe meraviglioso trovarli sul territorio, con un risparmio per le imprese e un volano di innovazione per le Marche. Conoscendo le nostre realtà, i giovani possono avvicinarsi alle nostre esigenze formative, dal momento che abbiamo grandi potenzialità di sviluppo che dobbiamo sostenere anche con capitale umano sempre più qualificato”. Al convegno è pervenuto il messaggio augurale del ministro delle Difesa, Lorenzo Guerini: “Difesa e industria sono ambiti sempre più correlati nell’attuale contesto del Paese e possono esser declinati su diversi piani: economico, commerciale, occupazionale e tecnologico. Sappiamo quanto sia necessario, oggi, favorire l’ulteriore sviluppo di una base industriale sempre più solida, moderna ed efficiente, unitamente all’impegno per l’innovazione e la ricerca scientifica, da portare avanti in sinergia con il mondo accademico e il settore privato, sia in ambito nazionale che internazionale. Lo sforzo, pertanto, sarà quello di perseguire ogni iniziativa finalizzata a favorire una fase di sviluppo e di innovazione tecnologica per l’industria della difesa”. Il rettore Sauro Longhi ha anticipato che “nel prossimo futuro l’Università avrà, per i territori, un valore sempre più importante. L’economia della conoscenza sarà il vero motore di sviluppo, la capacità di immaginare orizzonti ampi permetterà alle imprese produttive e dei servizi dei nostri territori di crescere e svilupparsi. L’Università dovrà continuare ad attrarre giovani studentesse e studenti nelle proprie aule e nei propri laboratori per dar loro tutti gli strumenti e le conoscenze per affrontare le sfide che ci corrono incontro, riservando sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, per mantenere in equilibrio il nostro pianeta e migliorare il nostro sistema sociale”.
L’assessora regionale alle Attività produttive Manuela Bora, ha sottolineato “lo sforzo fatto dall’Amministrazione regionale nell’intraprendere un importante processo di scoperta imprenditoriale, costantemente stimolato dal coinvolgimento e dal confronto con tutti i principali interlocutori della ricerca e dell’innovazione. A partire dall’Università, che è da sempre il simbolo della ricerca associata alla formazione, perché è proprio all’interno dell’Università che si formano i ricercatori e gli esperti ai quali fornire gli strumenti necessari per operare nel mondo imprenditoriale, con una visione più lungimirante e con la massima consapevolezza di quelle che sono e, soprattutto, saranno le frontiere tecnologiche di un mondo sempre più globale e interconnesso. Credo che la Regione Marche abbia saputo cogliere l’importanza e il ruolo centrale dell’Università, coinvolgendola direttamente nel processo di scoperta imprenditoriale e attivando una sinergia che oggi viene palesata da questo Convegno: una sinergia fatta non solo di rapporti professionali, ma anche da persone”. Marco Ugo Filisetti, direttore Ufficio scolastico regionale, ha portato il saluto evidenziando di rappresentare “trentamila persone che prestano servizio per duecentomila studenti in più di diecimila classi di tutta la regione. Il nostro compito è anche quello di far sì che i nostri studenti si inseriscano nel sistema socio economico produttivo marchigiano incrociando i bisogni del tessuto produttivo con l’offerta formativa. Il mio augurio, rivolto ai ragazzi, è che questo futuro che corre possa correre insieme a loro”. Il generale Falsaperna ha aperto i lavori della giornata, ribadendo, agli studenti intervenuti, di essere “il motore di questo paese, lo siete già oggi, non dovete aspettare domani ma potete fare subito tantissimo per l’Italia, e in particolare per questa Regione. Ringrazio tutti gli organizzatori che hanno voluto fortemente questo evento: l’Università Politecnica delle Marche nella persona del Magnifico Rettore Prof. Sauro Longhi, la Regione Marche qui rappresentata dall’Assessora Manuela Bora, l’Ufficio Scolastico Regionale nella persona del Direttore Dott. Ugo Filisetti, ma soprattutto ringrazio voi ragazzi e ragazze che siete intervenuti numerosi a questo evento. La vostra presenza mi emoziona, così come l’Inno italiano magistralmente eseguito dai vostri giovani colleghi. Sono cambiati i tempi, è cambiata la tecnologia. È quindi importante per me essere qui con voi oggi per aiutarvi a comprendere e favorire i rapporti tra le istituzioni rappresentate all’evento”. A illustrare le loro attività produttive, in collaborazione con Il Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, sono stati tre imprenditori marchigiani. Per la Gem Elettronica S.r.l. di San Benedetto del Tronto Alberto Bontempi ha presentato i sistemi di monitoraggio e navigazione progettati in azienda e ha esortato gli studenti di oggi a interessarsi a queste prospettive lavorative che sono il futuro – ha detto – per il nostro territorio. Andrea Pizzarulli di Civitanavi Systems di Pedaso, ha raccontato la sua storia: laureato alla Politecnica delle Marche diversi anni fa, con il rettore Longhi suo docente di Automatica, dall’Ateneo di Ancona è partito per un’esperienza lavorativa negli Stati Uniti ed è tornato nelle Marche. Un percorso che ha consentito alla sua startup innovativa di emergere come piccola e media impresa innovativa che vende anche ai big della Silicon Valley. Oggi occupa un team internazionale di ottanta persone, con età media 37 anni, il 18% donne, 71% marchigiani e il 61% laureati che lavora nel settore dell’aerospazio nelle Marche. E infine la FAAM S.r.l. con Federico Vitali a presentare l’impresa marchigiana tra tradizione innovazione in un contesto globale, con sede a Monterubbiano e diciotto stabilimenti nel mondo, operanti su sistemi di accumulo di energia.
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