Rivivere l’Appennino, il Paese che vogliamo
La Giunta regionale approva un ordine del giorno che condivide le proposte indicate della Cia (Confederazione italiana agricoltori).
A Fabriano, Ceriscioli illustra la strategia regionale
Fabriano, 2019-12-03 –La Regione Marche sostiene e promuove i territori montani. Negli ambiti di competenza istituzionali riconferma il proprio impegno per favorire il ripopolamento dell’entroterra, partecipando a tutti i percorsi che verranno definiti con il coinvolgimento del governo nazionale. È la sintesi della disponibilità assunta dalla Giunta regionale: nel corso dell’ultima seduta, ha approvato un ordine del giorno, proposto dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori), sul rilancio delle aree interne. Il presidente Luca Ceriscioli ha ribadito oggi l’impegno partecipando all’incontro di Fabriano. Organizzato da Cia Marche, ha consentito di presentare il progetto di riforma “Il Paese che vogliamo – Rivivere l’Appennino”. Cinque i punti che la Confederazione intende sostenere per favorire una rinascita dell’entroterra con servizi e opportunità d’impresa: la manutenzione delle infrastrutture, il governo del territorio, le filiere territoriali, la gestione della fauna selvatica, il rilancio delle aree interne in Europa. All’Oratorio della Carità, Ceriscioli, è stato tra i protagonisti, nel pomeriggio, della tavola rotonda interregionale Marche-Abruzzo-Umbria-Lazio-
Il documento approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi, in vista dell’appuntamento fabrianese, sottolinea che “la Regione approva e sosterrà, in tutti i luoghi di sua competenza istituzionale, le proposte volte a mantenere e ripopolare i nostri territori montani, impegnandosi a partecipare fattivamente a tutti i percorsi che verranno definiti per arrivare a una soluzione con il governo nazionale che permetta di raggiungere gli obiettivi” indicati. Traguardi che le Marche vogliono raggiungere attraverso strumenti finanziari ed economici, rendendo attrattivo il territorio, organizzando e garantendo servizi socio sanitari adeguati.
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