EOB “Earth”

Etichetta: Capitol
Brani: Shangri-La / Brasil / Deep Days / Long Time Coming / Mass / Banksters / Sail On / Olympik / Cloak of the Night
Produttore: Flood

 

Earth è il debutto discografico di Ed O’Brien dei Radiohead con il moniker solista EOB, un disco che non tradisce le attese dei fan della band inglese e dimostra il talento di un musicista sensibile e dotato che ha sofferto fin troppo, negli anni, dell’ombra di Thom Yorke e Jonny Greenwood. L’album può contare sulla partecipazione di ospiti eccezionali come Laura Marling, Glenn Kotche, Adrian Utley, sulla produzione di Flood (Smashing Pumpinks, PJ Harvey, Nick Cave & the Bad Seeds, Depeche Mode) e su una creatività finalmente libera di intraprendere ogni direzione consentita. Come quella contenuta in Brasil (guarda il video), otto minuti di flusso di coscienza musicale che parte da toni bucolici, attraversa una parte centrale di rock cosmico e arriva ad una coda di elettronica tropicale, senza mai perdere la bussola. Brasil, scritto mentre Ed si trovava a Rio de Janeiro con la moglie, è il brano dal quale è nata l’idea dell’intero album, ma non è il solo momento da ricordare.

Deep Days, per esempio, è un tuffo in una psichedelia lounge che facilmente farà cadere l’ascoltatore vittima del suo incantesimo con una straniante filastrocca (“Where you go, I will go / Where you stay, I will stay / And when you rise, I will rise / and if you fall, you can fall on me”).

Ed procede con approccio rilassato, si concede un folk agrodolce (Long Time Coming), una sfida alle porte della percezione (Mass), momenti più tipicamente Radiohead (Shangri-La, Banksters) e poi chiude il tutto con una ballata acustica cantata insieme a Laura Marling (Cloak of the Night).
Tante idee, quasi tutte a fuoco. Suoni spesso dilatati, pensati e prodotti con cura certosina ma, allo stesso tempo, capaci di apparire curiosamente naturali e spontanei. Una voce sicura e funzionale alle dispersioni melodiche delle nove tracce. Ed O’Brien è un po’ il George Harrison dei Radiohead, è arrivato il momento di dargli ascolto.

 

 

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